venerdì, Maggio 23, 2025

ARTICOLO DELLA SETTIMANA

articoli recenti

Il volto e la memoria: materia, assenza e intimità nell’opera

In questa opera in bianco e nero, corrosa e lirica, assistiamo a una potente fusione tra immagine e superficie, tra volto umano e parete consumata. L’opera, che sembra nascere da un processo misto di stampa, deterioramento e manipolazione materica, esprime un’intensità che va oltre la pura rappresentazione: qui la fotografia diventa pelle, traccia, ferita.Il volto femminile, con gli occhi chiusi e le labbra leggermente dischiuse, appare immerso in uno stato di sospensione meditativa, quasi mistica. Eppure non siamo davanti a un semplice ritratto: il viso affiora dalla superficie come un’epifania fragile, parzialmente cancellata, aggredita da muffe visive, da scrostature e graffi che non nascondono ma rivelano. La materia stessa dell’immagine diventa parte del linguaggio espressivo.Il supporto mostra segni evidenti di usura e deterioramento. L’effetto finale è quello di una memoria fotografica contaminata dal tempo, come se l’immagine fosse stata dimenticata in uno scantinato umido e solo ora riportata alla luce, senza restauri. I residui della parete – gocce, colature, macchie – si fondono con i tratti della ragazza, fino a far pensare che si tratti di una fusione tra carne e muro, tra identità e rovina.L’opera interroga così il rapporto tra soggettività e oblio, tra presenza e cancellazione. Il volto della giovane non ci guarda: non si offre allo spettatore, ma si raccoglie in sé stesso. In questa chiusura silenziosa risiede una forza che si oppone allo sguardo dominante. È un rifiuto della visibilità, un gesto di difesa poetica.La fotografia evoca anche i procedimenti del pittura informale e della materia astratta, così come le tecniche di fotografia sperimentale e decollage. Si potrebbe pensare a Mimmo Rotella o a Francis Bacon in chiave fotografica. Ma a differenza della violenza espressiva di quegli autori, qui tutto è racchiuso in una malinconia intima, in un velo di silenzio che si estende dalla figura allo sfondo.In definitiva, l’opera ci parla dell’essere umano come traccia, come fragile apparizione destinata a svanire, ma proprio per questo ancora più preziosa.In questa intensa immagine in bianco e nero, il volto di una giovane donna emerge come un’apparizione fragile da una superficie corrosa dal tempo. Macchie, colature e abrasioni non occultano l’immagine: la completano. L’opera, sospesa tra ritratto e decollage, trasforma la materia fotografica in pelle e memoria.Con gli occhi chiusi, la figura si raccoglie in un silenzio interiore, sottraendosi allo sguardo. È un’immagine intima, segnata, che parla di assenza, vulnerabilità e persistenza. Tra pittura informale e fotografia...

Most Recent

articoli di marzo 2025

Importanti

Lacrime sospese: metamorfosi dell’identità nell’era digitale

“Lacrime sospese: metamorfosi dell’identità nell’era digitale” Nel flusso costante delle immagini digitali, capita raramente di imbattersi in un’opera che, pur sfruttando il mezzo tecnologico, riesce a conservare intatta una forza visiva autenticamente poetica. L’opera qui analizzata — una composizione fotografica manipolata digitalmente — presenta il busto di una giovane donna in un’atmosfera straniante, quasi sospesa tra sogno e mutazione, realtà e frattura interiore. Il volto è abbassato, lo sguardo coperto da un nastro liquido, argentato, che pare sciogliersi o solidificarsi — un ambivalente gesto simbolico che rifiuta lo sguardo diretto ma non rinuncia all’intensità emotiva. Il corpo è immerso in uno spazio indeterminato, punteggiato da gocce, schizzi, crepe e materiali traslucidi: una pioggia artificiale che sembra piangere...

La pace fa paura ai vigliacchi

La pace fa paura ai vigliacchi di Luciano Di Gregorio C’è una verità che nessuno osa pronunciare: la pace fa paura. Fa paura ai governi, ai generali, ai giornalisti embedded, ai venditori di armi e agli opinionisti che si sono scoperti strateghe militari con l’abbonamento al Corriere. La pace fa paura perché è una smentita. E le smentite, si sa, costano carriere, reputazioni e contratti da consulenza. Questa guerra non doveva finire. Doveva diventare struttura. Rumore di fondo. Una colonna sonora di droni e sanzioni per accompagnare le giornate dei cittadini occidentali, mentre nel backstage si costruiva un nuovo ordine mondiale, con la NATO come regista e l’Europa come controfigura. E invece, come in ogni tragedia greca, arriva il...

categorie

MOSTRE

Il volto e la memoria: materia, assenza e intimità nell’opera

In questa opera in bianco e nero, corrosa e...

TRACCE RIFLESSE

In TRACCE RIFLESSE, l’artista elabora un sofisticato sistema visivo...

Lacrime sospese: metamorfosi dell’identità nell’era digitale

“Lacrime sospese: metamorfosi dell’identità nell’era digitale” Nel flusso costante delle...

Salvini vuole il Viminale. E Meloni che fa? Conta i coltelli.

Salvini vuole il Viminale. E Meloni che fa? Conta...

MUSICA

Il volto e la memoria: materia, assenza e intimità nell’opera

In questa opera in bianco e nero, corrosa e...

TRACCE RIFLESSE

In TRACCE RIFLESSE, l’artista elabora un sofisticato sistema visivo...

Lacrime sospese: metamorfosi dell’identità nell’era digitale

“Lacrime sospese: metamorfosi dell’identità nell’era digitale” Nel flusso costante delle...

Salvini vuole il Viminale. E Meloni che fa? Conta i coltelli.

Salvini vuole il Viminale. E Meloni che fa? Conta...

STORIA DELL'ARTE

Il volto e la memoria: materia, assenza e intimità nell’opera

In questa opera in bianco e nero, corrosa e...

TRACCE RIFLESSE

In TRACCE RIFLESSE, l’artista elabora un sofisticato sistema visivo...

Lacrime sospese: metamorfosi dell’identità nell’era digitale

“Lacrime sospese: metamorfosi dell’identità nell’era digitale” Nel flusso costante delle...

Salvini vuole il Viminale. E Meloni che fa? Conta i coltelli.

Salvini vuole il Viminale. E Meloni che fa? Conta...

TUTTI GLI ARTICOLI

All

Il volto e la memoria: materia, assenza e intimità nell’opera

In questa opera in bianco e nero, corrosa e lirica, assistiamo a una potente fusione tra immagine e superficie,...

TRACCE RIFLESSE

In TRACCE RIFLESSE, l’artista elabora un sofisticato sistema visivo basato sulla duplicazione e sull’intreccio materico, restituendo allo spettatore un’immagine...

Lacrime sospese: metamorfosi dell’identità nell’era digitale

“Lacrime sospese: metamorfosi dell’identità nell’era digitale” Nel flusso costante delle immagini digitali, capita raramente di imbattersi in un’opera che, pur...

Salvini vuole il Viminale. E Meloni che fa? Conta i coltelli.

Salvini vuole il Viminale. E Meloni che fa? Conta i coltelli. di Luciano Di Gregorio Matteo Salvini non ha mai fatto...

La pace fa paura ai vigliacchi

La pace fa paura ai vigliacchi di Luciano Di Gregorio C’è una verità che nessuno osa pronunciare: la pace fa paura....

Benvenuti nella Terza Guerra Fredda. Ma stavolta non sappiamo nemmeno da che parte stare”

“Benvenuti nella Terza Guerra Fredda. Ma stavolta non sappiamo nemmeno da che parte stare” di Luciano Di Gregorio La settimana è...

Trump, Musk & Co. S.p.A.: privatizzare l’America, un pezzo alla volta

Trump, Musk & Co. S.p.A.: privatizzare l’America, un pezzo alla volta di Luciano Di Gregorio C’è un progetto silenzioso, ma non...

Trump, il Risiko dei populisti e l’Europa dei sonnambuli

Trump, il Risiko dei populisti e l’Europa dei sonnambuli di Luciano Di Gregorio C’è un errore che la destra europea ha...

I Dazi ? … E’ poca Roba al TG la Meloni

Signore e signori, buonasera. Oggi vi parlo di un dramma… ma di quelli che, per fortuna, non esistono. Cioè esistono,...

Il mito suicida dell’autarchia

Dazi: la farsa protezionista che ci sta dissanguando In un mondo dove l’apparenza conta più della sostanza, i dazi sono...

Democrazia In Vendita

Negli ultimi anni, il connubio tra finanza, politica e mondo accademico ha assunto dimensioni sempre più preoccupanti. I fenomeni...

Follow us

26,400FansLike
7,500FollowersFollow
0SubscribersSubscribe

POPOLARI

CATEGORIE POPOLARI