Caramanico Terme (31 agosto 2025) – In occasione del Finissage del Premio Caramanico Terme 2025, il Presidente del Consiglio Comunale Christian Parone ha portato i saluti istituzionali sottolineando la visione strategica con cui l’amministrazione intende rilanciare il borgo montano, storicamente noto per le sue acque termali, oggi chiamato a costruire un nuovo modello di sviluppo fondato su arte, cultura e natura.
Parone ha ricordato come Caramanico goda di un patrimonio naturale unico, incastonato tra il Parco Nazionale della Maiella e la Valle dell’Orfento, prima riserva naturale integrale d’Italia negli anni ’70: «Siamo custodi di una biodiversità straordinaria – ha affermato – che rappresenta un valore identitario da proteggere e al tempo stesso una leva per un turismo di qualità ».
La cultura è l’altro pilastro del rilancio: la cerimonia si è svolta nell’ex Convento delle Clarisse, complesso recuperato nei primi anni Duemila e oggi sede di auditorium, chiostro e anfiteatro, che Parone ha definito «un luogo magico, capace di coniugare storia, spiritualità e creatività contemporanea». Proprio qui, negli ultimi anni, si sono susseguite mostre, concerti e presentazioni letterarie, con la collaborazione di artisti e istituzioni di rilievo nazionale.
Il Presidente del Consiglio ha sottolineato anche le difficoltà di gestione e manutenzione di una struttura di tale pregio, indicando come unica strategia possibile «tenerla viva, sempre animata da iniziative, grandi o piccole, capaci di attrarre visitatori e di coinvolgere la comunità ».
Nel suo intervento, Parone ha espresso gratitudine agli artisti che hanno esposto le loro opere al Premio, evidenziando «la forza delle emozioni trasmesse da ciascun quadro, specchio di esperienze e sensibilità diverse». Ha poi ricordato la propria esperienza professionale in ambito sociale, dove l’arte diventa strumento terapeutico e di espressione anche per persone affette da demenza: «L’arte ha il potere di liberare emozioni e di unire le persone. È questa la direzione che vogliamo seguire anche per Caramanico».
Concludendo, Parone ha rivolto un invito a tornare a Caramanico in tutte le stagioni, rassicurando sul sostegno del Comune: «Le risorse economiche non sono tante, ma la volontà è enorme. Le porte della nostra comunità restano aperte a qualsiasi iniziativa culturale e artistica che vogliate portare avanti».
Il Finissage del Premio Caramanico Terme 2025 ha così suggellato non solo un percorso artistico, ma anche una visione di futuro che intreccia identità territoriale, creatività e turismo sostenibile
Caramanico Terme (31 agosto 2025) – In occasione del Finissage del Premio Caramanico Terme 2025, il Presidente del Consiglio Comunale Christian Parone ha portato i saluti istituzionali sottolineando la visione strategica con cui l’amministrazione intende rilanciare il borgo montano, storicamente noto per le sue acque termali, oggi chiamato a costruire un nuovo modello di sviluppo fondato su arte, cultura e natura.
Parone ha ricordato come Caramanico goda di un patrimonio naturale unico, incastonato tra il Parco Nazionale della Maiella e la Valle dell’Orfento, prima riserva naturale integrale d’Italia negli anni ’70: «Siamo custodi di una biodiversità straordinaria – ha affermato – che rappresenta un valore identitario da proteggere e al tempo stesso una leva per un turismo di qualità ».
La cultura è l’altro pilastro del rilancio: la cerimonia si è svolta nell’ex Convento delle Clarisse, complesso recuperato nei primi anni Duemila e oggi sede di auditorium, chiostro e anfiteatro, che Parone ha definito «un luogo magico, capace di coniugare storia, spiritualità e creatività contemporanea». Proprio qui, negli ultimi anni, si sono susseguite mostre, concerti e presentazioni letterarie, con la collaborazione di artisti e istituzioni di rilievo nazionale.
Il Presidente del Consiglio ha sottolineato anche le difficoltà di gestione e manutenzione di una struttura di tale pregio, indicando come unica strategia possibile «tenerla viva, sempre animata da iniziative, grandi o piccole, capaci di attrarre visitatori e di coinvolgere la comunità ».
Nel suo intervento, Parone ha espresso gratitudine agli artisti che hanno esposto le loro opere al Premio, evidenziando «la forza delle emozioni trasmesse da ciascun quadro, specchio di esperienze e sensibilità diverse». Ha poi ricordato la propria esperienza professionale in ambito sociale, dove l’arte diventa strumento terapeutico e di espressione anche per persone affette da demenza: «L’arte ha il potere di liberare emozioni e di unire le persone. È questa la direzione che vogliamo seguire anche per Caramanico».
Concludendo, Parone ha rivolto un invito a tornare a Caramanico in tutte le stagioni, rassicurando sul sostegno del Comune: «Le risorse economiche non sono tante, ma la volontà è enorme. Le porte della nostra comunità restano aperte a qualsiasi iniziativa culturale e artistica che vogliate portare avanti».
Il Finissage del Premio Caramanico Terme 2025 ha così suggellato non solo un percorso artistico, ma anche una visione di futuro che intreccia identità territoriale, creatività e turismo sostenibile