“Il pensiero genera la materia” – L’Arte in viaggio da Nocciano a Caramanico
Dal 9 al 19 agosto 2025, il Castello De Sterlich-Aliprandi di Nocciano ospita la mostra Il pensiero genera la materia, un’esposizione itinerante che proseguirà dal 23 agosto nell’ex Convento delle Clarisse di Caramanico Terme. L’evento, organizzato dal gallerista Giancarlo Costanzo e presentata dal critico d’arte Andrea Viozzi e dalla giornalista Francesca Di Giuseppe, celebra l’arte contemporanea con un percorso espositivo ricco di suggestioni, tecniche e linguaggi.
La mostra si apre con un momento di grande valore simbolico e affettivo: la signora Daniela Fuina ha donato al Museo di Arte Contemporanea di Nocciano una splendida opera del compianto Giancarlo Scianella, maestro indiscusso della scultura italiana del Novecento e figura di spicco dell’Arte Povera. Scianella, artista castellano legato alla tradizione ceramica della sua terra, ha saputo trasformare la materia — terra, acqua, elementi naturali — in forme cariche di energia e significato, inserendosi a pieno titolo accanto a nomi come Fontana, Martini e Arnaldo Pomodoro.
L’opera donata, datata 1985, si colloca nel periodo in cui l’artista partecipò per la dodicesima volta al Premio Faenza, dopo importanti riconoscimenti ricevuti anche nel ’75, ’76 e ’79. Un pezzo che arricchisce ulteriormente la già prestigiosa collezione del museo noccianese.
Un’esposizione corale
L’edizione 2025 si caratterizza per la presenza di 53 opere, cui si aggiungono più di dieci lavori realizzati “a sei mani” dal Gruppo Earth — Alfredo Celli, Fabrizio Mariani e Giancarlo Costanzo — frutto di una ricerca condivisa che dura ormai da oltre un anno. Un approccio complesso, dove la fusione di tre sensibilità su un unico supporto crea risultati inaspettati e potenti.
Accanto a loro, i “maestri storici” come Enrico Manera, Antonio Cimino, Giuliano Cotellessa, Ettore Le Donne, Nino De Luca, Alberto Gallingani, e Silvio Formichetti, figura poliedrica e vicina al mondo della critica.
Il percorso espositivo è arricchito da pittura, scultura, fotografia e installazioni, creando un dialogo tra linguaggi che rende la mostra una vera esperienza immersiva.
Arte come pensiero e testimonianza
Il titolo Il pensiero genera la materia, ispirato a una sintesi del pensiero di Giordano Bruno, riflette la vocazione dell’arte contemporanea a superare la pura estetica per farsi veicolo di riflessione. Le opere affrontano tematiche attuali e urgenti: la guerra, la condizione femminile, l’impatto dell’intelligenza artificiale, il progressivo abbandono del libro di carta a favore del digitale.
Attraverso un uso espressivo del colore e una pluralità di tecniche, gli artisti esprimono inquietudini, speranze e interrogativi, rifiutando l’atteggiamento dell’“artista struzzo” e scegliendo invece di essere testimoni attivi del proprio tempo.
La bellezza visibile e invisibile
Come sottolineato dagli organizzatori, la bellezza qui non è solo un fatto estetico, ma un simbolo — nel senso etimologico di “mettere insieme” — che unisce la parte visibile e immediatamente percepibile dell’opera alla sua dimensione invisibile, nascosta, accessibile solo a chi sa guardare oltre l’apparenza. È proprio questa profondità, questa ricerca di senso, a fare della mostra un’occasione rara di incontro tra arte e pensiero.
Con Nocciano e Caramanico come tappe di un viaggio che è geografico ma anche concettuale, Il pensiero genera la materia si presenta come un invito a osservare, riflettere e, soprattutto, a lasciarsi trasformare dalla forza della materia quando questa diventa arte.